mercoledì 20 gennaio 2016

RECENSIONI: "INFINITA-MENTE MARLEN"

Sono state molte le critiche scritte su questo mio primo libro. Qui ne proporrò due: la prima del critico d'Arte e letterario Guido Signorini e la seconda del critico Dott. Luciano Domenighini.
Due persone a me molto care. La prima edizione è stata pubblicata da Amande editore, la seconda in versione italiano/spagnolo da The writer edizioni ed infine, anche in versione e-book nel 2016.

http://edizioniamande.it/index.php?option=com_content&view=article&id=27:raffaellaamoruso&catid=5:catalogo&Itemid=5



http://thewriter.it/index.php/l-intero-catalogo/l-intero-catalogo-3/item/549-amoruso9


http://www.mondadoristore.it/INFINITA-MENTE-MARLEN-Raffaella-CodaBertettoAmoruso/eai123000088948/

INFINITA-MENTE MARLEN

Nota critica di Guido Signorini prima edizione

Può un corpo, nella sua prorompente femminilità, annullare completamente il pensiero della persona al quale appartiene? O può, viceversa, lo stesso pensiero condizionare lo stesso corpo nel suo agire fisico, fino a renderlo succube dell’elucubrazione mentale?
In Infinita-mente Marlen, questa tesi sembra assumere consistenza nel momento in cui il lettore entra nel testo o, per meglio dire, lo avvinghia come fosse preda o visibilità di un’astrazione al limite dell’accadimento.

In un verso, collocato nelle prime pagine del componimento, si legge: 

Perfettamente imperfetto.
Infantile e provocante
Nella sua semplicità.

gioco di ossimori dove l’imperfezione fisica, reale o immaginata, trova respiro nella leggerezza della sua semplicità.

A ritmi regolari
Accarezzo
La mia femminilità.
Liberatoria
Cascata di sale
Tra le lacrime
Si confonde.

La stessa leggerezza si trasforma in estasi quando Marlen si fonde nel e con il suo corpo, miraggio o consapevolezza di un insostituibile godimento che appare, nel verso successivo dove:


La voce
Accarezza la mente
Con sogni proibiti.

Si concretizza, in questo caso, quella forza del pensiero, quella fantasia scudo/protettiva racchiusa in ogni manifestazione d’erotismo.

Il lavoro della Amoruso prende forza e si accende dove, anche la parola, sembra assumere musicalità diversa. E’ quasi un grido quello che si percepisce tra lo

Smalto rosso
Effimero sogno di passione.
Foga bruciante
Sulla carne che grida.
Bisbiglio lussurioso
Di energica femmina avida.


che sembra attenuarsi subito dopo nel:

Soffocare il pianto nel tango
Sfregamento di corpi storditi
Due cuori immensi respirano
Passi di danza


Una straordinaria visualità poetica accompagna il lettore nella parte conclusiva del poemetto:

Calmo e placido
Il mare inghiotte
I nudi corpi
In un abbraccio caldo
Dove il salato si mischia
alla trappola amorosa
Di linfa vitale.
… e la luna sta a guardare …

dove ancora una volta, la luna, nel suo tempo senza tempo, assume le sembianze riflettenti d’ un romantico voyeur.




Guido Signorini





 Nota critica di Luciano Domenighini seconda edizione


Marlen, giovane e attraente modella di successo, è un personaggio semifantastico, di proiezione e di identificazione. 
Per la poetessa il personaggio ideale per dare respiro e compimento alla propria ispirazione e alla propria poetica, entrambe tese a rivelare, senza reticenze e velami, la natura più vera del proprio essere e il carattere più autentico della propria sensibilità.
Il tema conduttore del poemetto è l’eros: poesia erotica dunque, d’una sensualità espressa in modo franco e diretto, una sensualità esplicita, coagulata in distici non di rado inequivocabili, quasi brutali (“ Foga bruciante/ sulla carne che grida”, “ Bisbiglio lussurioso/ di energica femmina avida”),  dove i cinque sensi, visivo, tattile, uditivo, olfattivo, gustativo vengono tutti declinati ed evidenziati così come la realtà li rivela, lungo le coordinate di un naturalismo spregiudicato, in un cono di luce euforico e gioioso che illumina e vivifica il dettato poetico disperdendo ogni complesso, ogni cautela, ogni vano pudore. Ragguardevoli per l’originalità espressiva sono le frequenti sinestesie sensitivo-emotive (  “Coccolarsi tra le sensuali note di sax”, “Cascata di sale tra le lacrime”, “Sottile il profumo/ birichino s’insinua/ creando un desiderio lieve/ soffuso”, “ Rovente è la luce di candida sensualità”). C’è una straordinaria naturalezza  in questo diario intimo
nel raccontare esperienze e sensazioni; una spontaneità festosa, entusiastica, priva di qualsiasi esibizionistico compiacimento, sospinta da un desiderio, da una sorta di estrosa e risoluta urgenza di legittimare la propria femminilità, rappresentandola “in toto”, armonizzata nella bellezza del corpo e dello spirito, nella profondità della sensibilità, dell’intelligenza, del gusto, in un’accettazione integrale, senza riserve, di sé medesima, nell’esaltazione della propria unicità, intesa come occasione e chiave di volta per superare amarezze e disinganni e  dischiudere le porte di un mondo felice.
Il suo è un viaggio nella dimensione amorosa, viaggio  audace ed esaltante, di cui la poetessa individua il “quid” psicologico e descrive perfettamente la regione di contatto, di sintesi fra corporalità e intellettualità, ragione ed emotività, grazia e senso. In questa prospettiva prevalentemente e inequivocabilmente sensuale, a tratti voluttuosa, tuttavia, l’eros liberatosi come pulsione primigenia non è mai svincolato dall’amore inteso come valenza affettiva e ciò si evidenzia, proprio per l’ assenza di quest’ultima componente, in due liriche coraggiose e spregiudicate,l’una che ha per argomento l’autoerotismo e l’altra che analizza e liquida un rapporto sessuale avuto con una persona “sbagliata”.
E’ su questo terreno, nell’aver cioè cercato e trovato il punto di equilibrio fra elementi apparentemente contrastanti e inconciliabili, che la sua operazione poetica si rivela vincente. “Infinita-mente Marlen” è un inno alla donna, all’essere donna visto come significato e progetto della propria esistenza ma anche come centro motore del mondo.
Un inno alla vita.

Luciano Domenighini


Dicono di Marlen        

“Una Marlen sottile, ambigua, sospesa tra sensualità e misticismo. Raffaella Amoruso tocca eccelsi livelli di limpidezza di scrittura e di perfezione stilistica.” (Amande edizioni)

 “Non avevo mai letto un’opera che raccogliesse contemporaneamente prosa, poesia e fotografia, chiamarlo poemetto,  lo trovo riduttivo . L’ho trovato molto bello, ricco,  completo, poetico e armonioso. ” (Indro Pezzolla scrittore)

“Un pensiero completo fine a se stesso. La danza delle immagini e dei versi.
La vita e i suoi fotogrammi messi a fuoco, visionarietà’ e concretezza allo stesso tempo,
grondanti di fascino e delicatezza.” (Prof. Guglielmo Pupo Docente presso 
Università degli Studi di Napoli "Parthenope")

“Un romanzo che risveglia quei sentimenti assopiti che caratterizzano una bella età umana. Personalmente l’ho letto tutto d’un fiato, perché troppo coinvolgente.” (Prof. Pasquale Solano critico d´Arte Nazionale e Internazionale )

“Si tratta di un’opera che affida il proprio significato a strutture semantiche differenziate a distanti tra loro. La decisione importante, affascinante e coraggiosa meriterebbe una lettura testuale e psicanalitica di fonti e rimandi referenziali.  Complimenti. “ (Cinzia Baldazzi giornalista, collaboratrice e consulente Rai Tv )


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