Sono state molte le critiche scritte su questo mio primo libro. Qui ne proporrò due: la prima del critico d'Arte e letterario Guido Signorini e la seconda del critico Dott. Luciano Domenighini.
Due persone a me molto care. La prima edizione è stata pubblicata da Amande editore, la seconda in versione italiano/spagnolo da The writer edizioni ed infine, anche in versione e-book nel 2016.
Due persone a me molto care. La prima edizione è stata pubblicata da Amande editore, la seconda in versione italiano/spagnolo da The writer edizioni ed infine, anche in versione e-book nel 2016.
http://edizioniamande.it/index.php?option=com_content&view=article&id=27:raffaellaamoruso&catid=5:catalogo&Itemid=5 |
http://thewriter.it/index.php/l-intero-catalogo/l-intero-catalogo-3/item/549-amoruso9 |
http://www.mondadoristore.it/INFINITA-MENTE-MARLEN-Raffaella-CodaBertettoAmoruso/eai123000088948/ |
INFINITA-MENTE MARLEN
Nota critica di Guido Signorini prima edizione
Può un corpo, nella sua prorompente femminilità,
annullare completamente il pensiero della persona al quale appartiene? O può,
viceversa, lo stesso pensiero condizionare lo stesso corpo nel suo agire
fisico, fino a renderlo succube dell’elucubrazione mentale?
In Infinita-mente Marlen, questa tesi sembra assumere
consistenza nel momento in cui il lettore entra nel testo o, per meglio dire,
lo avvinghia come fosse preda o visibilità di un’astrazione al limite
dell’accadimento.
In un verso, collocato nelle prime pagine del
componimento, si legge:
Perfettamente imperfetto.
Infantile e provocante
Nella sua semplicità.
gioco di ossimori dove l’imperfezione fisica, reale o
immaginata, trova respiro nella leggerezza della sua semplicità.
A ritmi regolari
Accarezzo
La mia femminilità.
Liberatoria
Cascata di sale
Tra le lacrime
Si confonde.
La stessa leggerezza si trasforma in estasi quando Marlen
si fonde nel e con il suo corpo, miraggio o consapevolezza di un insostituibile
godimento che appare, nel verso successivo dove:
La voce
Accarezza la mente
Con sogni proibiti.
Si concretizza, in questo caso, quella forza del
pensiero, quella fantasia scudo/protettiva racchiusa in ogni manifestazione
d’erotismo.
Il lavoro della Amoruso prende forza e si accende dove,
anche la parola, sembra assumere musicalità diversa. E’ quasi un grido quello
che si percepisce tra lo
Smalto rosso
Effimero sogno di passione.
Foga bruciante
Sulla carne che grida.
Bisbiglio lussurioso
Di energica femmina avida.
che sembra attenuarsi subito dopo nel:
Soffocare il pianto nel tango
Sfregamento di corpi storditi
Due cuori immensi respirano
Passi di danza
Una straordinaria visualità poetica accompagna il lettore
nella parte conclusiva del poemetto:
Calmo e placido
Il mare inghiotte
I nudi corpi
In un abbraccio caldo
Dove il salato si mischia
alla trappola amorosa
Di linfa vitale.
… e la luna sta a guardare …
dove ancora una volta, la luna, nel suo tempo senza
tempo, assume le sembianze riflettenti d’ un romantico voyeur.
Guido Signorini
Nota critica di Luciano Domenighini seconda edizione
Marlen, giovane e attraente modella di
successo, è un personaggio semifantastico, di proiezione e di identificazione.
Per la poetessa il personaggio ideale per dare respiro e compimento alla propria ispirazione e alla propria poetica, entrambe tese a rivelare, senza reticenze e velami, la natura più vera del proprio essere e il carattere più autentico della propria sensibilità.
Per la poetessa il personaggio ideale per dare respiro e compimento alla propria ispirazione e alla propria poetica, entrambe tese a rivelare, senza reticenze e velami, la natura più vera del proprio essere e il carattere più autentico della propria sensibilità.
Il tema conduttore del poemetto è
l’eros: poesia erotica dunque, d’una sensualità espressa in modo franco e
diretto, una sensualità esplicita, coagulata in distici non di rado
inequivocabili, quasi brutali (“ Foga bruciante/ sulla carne che grida”, “
Bisbiglio lussurioso/ di energica femmina avida”), dove i cinque sensi,
visivo, tattile, uditivo, olfattivo, gustativo vengono tutti declinati ed evidenziati
così come la realtà li rivela, lungo le coordinate di un naturalismo
spregiudicato, in un cono di luce euforico e gioioso che illumina e vivifica il
dettato poetico disperdendo ogni complesso, ogni cautela, ogni vano pudore.
Ragguardevoli per l’originalità espressiva sono le frequenti sinestesie
sensitivo-emotive ( “Coccolarsi tra le sensuali note di sax”, “Cascata di
sale tra le lacrime”, “Sottile il profumo/ birichino s’insinua/ creando un desiderio
lieve/ soffuso”, “ Rovente è la luce di candida sensualità”). C’è una
straordinaria naturalezza in questo diario intimo
nel raccontare esperienze e sensazioni;
una spontaneità festosa, entusiastica, priva di
qualsiasi esibizionistico compiacimento, sospinta da un desiderio, da una sorta
di estrosa e risoluta urgenza di legittimare la propria femminilità,
rappresentandola “in toto”, armonizzata nella bellezza del corpo e dello
spirito, nella profondità della sensibilità, dell’intelligenza, del gusto, in
un’accettazione integrale, senza riserve, di sé medesima, nell’esaltazione
della propria unicità, intesa come occasione e chiave di volta per superare
amarezze e disinganni e dischiudere le porte di un mondo felice.
Il suo è un viaggio nella dimensione
amorosa, viaggio audace ed esaltante, di cui la poetessa individua il
“quid” psicologico e descrive perfettamente la regione di contatto, di sintesi
fra corporalità e intellettualità, ragione ed emotività, grazia e senso. In
questa prospettiva prevalentemente e inequivocabilmente sensuale, a tratti
voluttuosa, tuttavia, l’eros liberatosi come pulsione primigenia non è mai
svincolato dall’amore inteso come valenza affettiva e ciò si evidenzia, proprio
per l’ assenza di quest’ultima componente, in due liriche coraggiose e
spregiudicate,l’una che ha per argomento l’autoerotismo e l’altra che analizza
e liquida un rapporto sessuale avuto con una persona “sbagliata”.
E’ su questo terreno, nell’aver cioè
cercato e trovato il punto di equilibrio fra elementi apparentemente
contrastanti e inconciliabili, che la sua operazione poetica si rivela
vincente. “Infinita-mente Marlen” è un inno alla donna, all’essere donna visto
come significato e progetto della propria esistenza ma anche come centro motore
del mondo.
Un inno
alla vita.
Luciano
Domenighini
Dicono di
Marlen
“Una Marlen
sottile, ambigua, sospesa tra sensualità e misticismo. Raffaella Amoruso tocca
eccelsi livelli di limpidezza di scrittura e di perfezione stilistica.” (Amande
edizioni)
“Non avevo mai letto un’opera che raccogliesse
contemporaneamente prosa, poesia e fotografia, chiamarlo poemetto, lo trovo riduttivo . L’ho trovato molto
bello, ricco, completo, poetico e
armonioso. ” (Indro Pezzolla scrittore)
“Un pensiero
completo fine a se stesso. La danza delle immagini e dei versi.
La vita e i suoi fotogrammi messi a fuoco, visionarietà’ e concretezza allo stesso tempo,
grondanti di fascino e delicatezza.” (Prof. Guglielmo Pupo Docente presso Università degli Studi di Napoli "Parthenope")
La vita e i suoi fotogrammi messi a fuoco, visionarietà’ e concretezza allo stesso tempo,
grondanti di fascino e delicatezza.” (Prof. Guglielmo Pupo Docente presso Università degli Studi di Napoli "Parthenope")
“Un romanzo
che risveglia quei sentimenti assopiti che caratterizzano una bella età umana.
Personalmente l’ho letto tutto d’un fiato, perché troppo coinvolgente.” (Prof.
Pasquale Solano critico d´Arte Nazionale e
Internazionale )
“Si tratta di
un’opera che affida il proprio significato a strutture semantiche differenziate
a distanti tra loro. La decisione importante, affascinante e coraggiosa
meriterebbe una lettura testuale e psicanalitica di fonti e rimandi
referenziali. Complimenti. “ (Cinzia Baldazzi giornalista,
collaboratrice e consulente Rai Tv
)
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