Antologia poetica ideata e curata da Raffaella C.B. Amoruso
Copertina: quadro di Gigi Piana
È dunque assordante il silenzio? Questa figura prolissa,
si chiama «ossimoro»: è l' unione impossibile di due
opposti e descrive, come meglio non si potrebbe, ciò
che succede nel nostro presente.
È sicuramente una sensazione che ciascuno di noi ha
vissuto, almeno una volta nella vita. L’assordante silenzio,
ad esempio, dei meccanismi che la nostra società
mette in atto, per non vedere la violenza, strisciante e
silenziosa, continua e indifferente su donne e bambini,
su deboli e indifesi.
Quella muta percezione, di non essere uditi, capiti,
ingoiando parole amare, ma costruendo, nonostante
tutto, quel vigore, quell’energia positiva, che si sprigiona
benefica e libera, attraverso le parole di quest’antologia.
È lo strillo del nostro tempo, che nasce come un sibilo,
un sussurro, per poi espandersi e diventare sempre più
importante, più corposo, fino a raggiungere l’Anima e
donare forza nella forza.
Copertina: quadro di Gigi Piana
Casa editrice Segnidartos
ISBN 9788890823305
si chiama «ossimoro»: è l' unione impossibile di due
opposti e descrive, come meglio non si potrebbe, ciò
che succede nel nostro presente.
È sicuramente una sensazione che ciascuno di noi ha
vissuto, almeno una volta nella vita. L’assordante silenzio,
ad esempio, dei meccanismi che la nostra società
mette in atto, per non vedere la violenza, strisciante e
silenziosa, continua e indifferente su donne e bambini,
su deboli e indifesi.
Quella muta percezione, di non essere uditi, capiti,
ingoiando parole amare, ma costruendo, nonostante
tutto, quel vigore, quell’energia positiva, che si sprigiona
benefica e libera, attraverso le parole di quest’antologia.
È lo strillo del nostro tempo, che nasce come un sibilo,
un sussurro, per poi espandersi e diventare sempre più
importante, più corposo, fino a raggiungere l’Anima e
donare forza nella forza.
“… Nell’assordante silenzio d’inverno
una voce si levò
compatta
oltre le cime innevate.
Quell’urlo accorato
troncò la notte.
Anima di vento sublime risvegliò
squarciando il cielo
dove magnifiche voci
brillarono come perle.
Lucenti cristalli
di squillante luce.”
Raffaella Amoruso
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